PROGETTI

il progetto mi parla, mi guida

e mi indica la strada da seguire

Durante lo sviluppo di un progetto, la sua vera essenza emerge gradualmente. Inizialmente, c’è solo una vaga idea di cosa dovrebbe diventare e delle sue potenzialità. Ma mentre procedo affrontando le sfide, sperimentando e apportando modifiche, il progetto mi guida e mi rivela il suo vero scopo.

È come se il progetto avesse una voce propria, una voce che si fa sentire attraverso i dettagli che emergono durante l’elaborazione. Ciò significa che alcune idee o direzioni che avevo originariamente in mente potrebbero non funzionare, mentre altre potrebbero rivelarsi sorprendenti e meravigliose.

Questo processo di scoperta continua mi permette di connettermi con il progetto in modo più profondo e intimo. Man mano che prendo decisioni, apporto modifiche e sviluppo le sue componenti, il progetto mi parla, mi guida e mi indica la strada da seguire.

Quindi, non sono io che definisco il progetto, ma è il progetto stesso che si definisce attraverso il suo sviluppo. È un processo collaborativo tra me e l’opera che sto creando, in cui entrambi ci influenziamo reciprocamente.

Questa connessione con il progetto mi fa rendere conto che sto dando vita a qualcosa che va al di là delle mie aspettative iniziali, e questo mi conferma che il progetto è più di quanto avessi immaginato e che mi mancherebbe davvero qualcosa se non mi avventurassi in questo percorso di esplorazione creativa.

 

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PROGETTO: Immagini qualunque  –  parte I, II,III, IV,V

La tecnica fotografica di per sé è facile e la si può imparare, ciò che è difficile da imparare è osservare e pensare in maniera degna le immagini. Ho la necessità di fare fotografie intuitive e che siano lontano dalle convenzioni. Scatti che cercano  di cogliere quella luce che non è nelle cose,  ma che si impone in una trasbordante e improvvisa nitidezza in tutto anche nelle cose apparentemente piccole e inutili. Immagini che danno forma alla potenza di una luce vivida che accende il mondo.Non posso mai dire di aver deciso di fare quel determinato scatto, posso solo dire che essi scelgono me.

Dal progetto: Immagini qualunque  parte I

Videohttps://youtu.be/ZODaLSeR0HA

in un batter d’occhio

s’impone una trasbordante improvvisa nitidezza,

in un muto sguardo stupito, senza suono né parola

resto immobile nell’istante lasciadomi attraversare da quell’abbaglianza

e tutto sembra più semplice

e mai so da dove

ah!

 

Suddenly

a sudden overflowing sharpness is required,

in a silent astonished gaze, without sound or word

I remain motionless in the instant, letting myself be traversed by that dazzlingness

and everything seems simpler

and I never know from where

ah!

 

Dal progetto: Immagini qualunque  parte II

Video https://youtu.be/i4eA9r6tDS0

Non so se camminare o stare ferma, qualcosa chiede di essere visto

In un giorno di pioggia
In un giorno di neve
In un giorno di vento
In un giorno di sole

non lo afferri mai,

e mai so da dove

ah!

 

I don’t know whether to walk or stand still, something asks to be seen

On a rainy day

On a snowy day

On a windy day

On a sunny day

On a foggy day

you never grab it,

and I never know from where

ah!

 

Dal progetto Immagini qualunque  parte III

Video https://youtu.be/8TaEQXooHYw

In un cuore alieno un silenzio insapore si aggira

Resto immobile

Lungo prati nebbiosi
In un sentiero autunnale
Quando il tramonto si ferma
Quando i cachi  cadono

Nulla di speciale

e mai so da dove

ah!

 

In an alien heart a tasteless silence wanders

I remain motionless

Along foggy meadows

On an autumnal path

When the sunset stops

When persimmons fall

Nothing special

and I never know from where

ah!

 

Dal progetto: Immagini qualunque  parte IV

Video https://youtu.be/FJh9iU0Mp-4

In una notte pungente
In  una mattina fredda fredda
In una stazione incredibilmente deserta
In una strada vuota
un muto fragore spacca lo spazio così forte da farmi girar la testa

e mai so da dove

ah!

 

On a bitter night

On a cold cold morning

In an incredibly deserted station

On an empty street

a silent roar splits the space so hard that it makes my head spin

and I never know from where

ah!

 

Dal progetto:   Immagini qualunque  parte V

Video https://youtu.be/KiEamOBF5jo

una estrema luce insapore  accende le cose

tutto vibra in modo inimmaginabile

Non è la luce del giorno

Non è la luce della notte

Niente la  eguaglia

e mai so da dove

ah!

 

an extreme tasteless light turns things on

everything vibrates in an unimaginable way

It is not the light of day

It is not the light of the night

Nothing equals it

and I never know from where

ah!

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Dal Progetto: Fessure | Crack

Lo attraverso a modo mio il mondo, in mezzo ad uno scatto, il pulsare di un sentire d’un tratto lo sguardo di ogni giorno e il mondo si incontrano e si distanziano nei pochi centimetri di in una fessura… Ci osserviamo a lungo come sconosciuti…Ed è come accostarsi al Divino…Com’è piccola la vita qui

I cross the world in my own way, in the midst of a shot, at the pulse of suddenly feeling the gaze of every day and the world meet and distance themselves in the few centimeters of a crack…We look at each other for a long time as strangers…And it is like approaching the Divine…How small is life here

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Dal Progetto:  Piccoli Passi In Un Cielo Inquieto | Small Steps In A Restless Sky

Quando le cose nella quali ogni giorno mi imbatto mi sembrano straniere – Strane parole… – Vi è un silenzio che fa dolcemente rabbrividire  in cui  mi pare di aver trovato e perduto tutto

When the things I come across every day seem foreign to me – Strange words … – There is a softly shivering silence in which I seem to have found and lost everything

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Dal Progetto: Stupore sospeso  | Suspended amazement

Confini inesistenti di forme che appaiono e svaniscono insieme ad un momento di quotidiano…  come prodigio, si costituiscono ogni mattina aprendo gli occhi dalla mia finestra buia …Da dove?     solo un piccolo accenno di sapore recondito… di un signficato…  quasi insopportabile   occhi che non riescono più  ad uscire da  un continuo stupore sospeso

Non-existent boundaries of forms that appear and disappear together with a moment of everyday life …   as a prodigy, they are constituted every morning opening my eyes from my dark window … From where?      just a little hint of hidden flavor …  of a meaning … almost unbearable   eyes that are no longer able to get out of a continuous suspended amazement …

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Dal Progetto: L’inferno Nella Commedia Di Dante | Hell in Dante’s Comedy

un enigma che incombe sull’umano condizionato dalle illusioni che ognuno di noi è costretto ad affrontare in solitudine e che non si risolve nella tragicità. L’inferno.

an enigma that hangs over the human being conditioned by the illusions that each of us is forced to face in solitude and that does not end in tragedy. The hell.

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Dal Progetto: Il Purgatorio Nella La Commedia Di Dante | Purgatory in Dante’s Comedy

In una superficie di  vuoti contorcendosi cammina la vita. Si entra e si esce in un barlume di luce per risalire puri. Il purgatorio.

Life walks on a surface of voids, writhing. She enters and exits in a glimmer of light to go up pure. Purgatory.

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Dal Progetto: Il Paradiso Nella Commedia Di Dante | Paradise in Dante’s Comedy

Tutto trema, tutto rivela per un attimo il vento di una melodia che mozza il fiato. Il Paradiso.

Everything trembles, everything reveals for a moment the wind of a melody that takes your breath away. Paradise.

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Dal Progetto: Surreale bellezza  |  Surreal beauty

In un giorno di sole, la luce bianca del mezzogiorno, fa rimbalzare quasi con prepotenza, qualsiasi cosa su cui poso lo sguardo, senza coerenza

È come se tutto ciò che vedo fosse un’assurdità, Trovo che tutto, tutto ma proprio tutto assuma una sua qualche surreale bellezza

 

On a sunny day, the white light of midday bounces almost with arrogance, anything on which I look, without coherence,It is as if everything I see was nonsense

I find that everything, everything, absolutely everything takes on some surreal beauty of its own

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Dal Progetto: che ci faccio qui?  | what am i doing here?

Scatti fugaci in mezzo al caos – Vedi il mondo in un unico colore che crea pause di un altro tempo che non è quello vissuto – spazi inaspettati – tempo inaspettato – ma si può ancora chiamare tempo nel modo conosciuto? – un unico colore  che non  cambia mai mette in evidenza un aspetto senza finzioni – sentire  stranamente calmo di quella calma che non  sembra essere di questo mondo

Fleeting snaps amidst the chaos – See the world in a single color that creates pauses of another time that is not the one lived – unexpected spaces – unexpected time – but can you still call time in the known way? – a single color that never changes brings out an appearance without pretense – feeling strangely calm of that calm that does not seem to be of this world

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Dal Progetto: soglie  | thresholds

irriducibile è la volontà di armonia nello spettacolo delle immagini. Trabocca Il silenzio in una potenza.La linea bianca diventa sinfonia senza un proprio senso. Si   dissolvono le  forme riconoscibili in una tessitura di immobili imbarazzi. segni coreografici che rifiutano la realtà narrativa come un dire troppo,  come se la cosa vista non aspettasse altro.  in ciò che non ha significato per la mente.un percorso senza orme

irreducible is the desire for harmony in the spectacle of images.The silence overflows into a power.The white line becomes a symphony with no sense of its own.The recognizable forms dissolve in a weaving of motionless embarrassments.choreographic signs that reject narrative reality as saying too much,.  as if the thing seen was waiting for nothing else.  in what has no meaning for the mind.a path without footprints

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Dal Progetto: Approssimazione  | approximation

osservo l’immagine e ai miei occhi d’improvviso  la colgo in un atto che rimbalza, da un piano piatto ad  un piano tridimensionale che solo, luminosamente risplende di nera e lucida luce, rapisce e a me sembra un “miracolo”, ogni volta , si presenta  mirabile, gratuita come sotto l’impero di una forza irresistibile, e sono spalancamento. ma è sempre solo inesorabilmente approssimazione

Approximation

I observe the image and in my eyes I suddenly catch it in a bouncing act,from a flat plane to a three-dimensional plane that alone, brightly shines with black and shiny light,kidnaps and to me it seems like a “miracle”, every time,it appears admirable, free as under the empire of an irresistible force,and they are gaping,but it is always only inexorably approximation

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Dal Progetto: Nella profondita’ del vuoto  | in the depth of the void

Cose che appartengono al passato, Scene che ci ricordano come tutto sia destinato a passare, morire, Ma anche un forte richiamo alla meraviglie delle piccole cose, L’intensità che da questo freddo s’innalza dove mi condurrà?

in the depth of the void

Things that belong to the past. Scenes that remind us how everything is destined to pass, to die. But also a strong reference to the wonders of small things, Where will the intensity that rises from this cold lead me?

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Dal progettoCiò che è poetico | What is poetic

una storia originaria, carta stracciata, un sasso, una foglia…chi comprende il loro inizio senza il gusto per lo spirituale?…In un  vuoto apparente l’insoluta pienezza di un abisso

Ho fatto costruire monasteri, ordinare monaci, tradurre testi; quali meriti ho accumulato? Nessun merito – – Ma allora su cosa si fonda la sacra dottrina?.. – Un vuoto immenso, ed in esso nulla di sacro , – Ma chi sei tu per parlarmi così?, – Non lo so,.  (dialogo tra il primo patriarca del Ch’an (Zen cinese) Bodhidharma e l’Imperatore)

 

What is poetic

an original story, torn paper, a rock, a leaf… who understands their beginning without a taste for the spiritual?…In an apparent emptiness the unsolved fullness of an abyss

I had monasteries built, ordained monks, translated texts; what merits have I accumulated? No merit – – But then on what is the sacred doctrine based?…  – An immense emptiness, and in it nothing sacred, – But who are you to talk to me like that? –  I do not know , (dialogue between the first patriarch of Ch’an (Chinese Zen) Bodhidharma and the Emperor)

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Dal progettoinizio e fine nel silenzio | beginning and end in the silence

 la fissità della luce del crepuscolo illumina case, alberi,paesaggi come adagiati su di una superficie immobile… immagini  splendide e fugaci manifestazioni che sembra narrare racconti di un teatro immobile…paesaggi colti nell’attimo prima di sparire in bilico di un chiaroscuro ma in una composta bellezza…Nel mio animo ho provato una sensazione di inquietudine…Perché?…quel mistero che circonda la vita esplode come un fuoco in un  irresistibile richiamo…è sogno la vita?

 Beginning and end in the silence

the fixity of the twilight illuminates houses, trees, landscapes as if lying on an immobile surface… splendid images and fleeting manifestations that seem to tell tales of an immobile theater… landscapes captured in the moment before disappearing in the balance of a chiaroscuro but in a composed beauty…In my soul a feeling of restlessness

Why?….that mystery surrounding life explodes like a fire in an irresistible call…….is life dream?

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Dal progetto: Incanto e immobilità | Enchant and Immobility

L’incanto di fiori che appaiono come misteriosa immobilità. Come possono, questi frammenti così inspiegabili  evocare tanto incanto?

Come può la desolata visibilità di quest’acqua stagnante accordarsi con quell’esplosione  che respinge e affascina lo sguardo?

Fiori?  Cose? Cosa?

fotografati come punti di un nero totale nella luminosità dell’acqua stagnante. àncore visive di una provvisorietà senza riparo…

Enchant and immobility

The enchantment of flowers that appear as mysterious stillness, How can these inexplicable fragments evoke so much enchantment?

How can the desolate visibility of this stagnant water accord with that explosion that rejects and fascinates the eye?

Flowers?   What’s this?   Thing?

photographed as points of total black in the brightness of stagnant water. visual anchors of a provisional life without shelter …

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Dal Progetto: Da dove tanta bellezza? | Where so much beauty?

Tramite l’obiettivo della macchina fotografica  entro  direttamente nell’immagine   colori che avvolgono l’immagine  come un velo colori che rivelano qualcosa di me in una sensazione di inumana bellezza da dove tanta bellezza…? istanti sufficienti per rendere la vita poetica colori sospesi in aria senza peso.  esistono. che attimi preziosi!

Where so much beauty?

Through the lens of the camera I enter directly into the image colors that envelop the image like a veil. colors that reveal something about me in a feeling of inhuman beauty. where so much beauty …? moments enough to make life poetic. colors suspended in the air without weight.   exist. what precious moments!

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Dal Progetto: la Promessa  |  The Promise

Qual è il nostro modo di costruirci, di raccontarci il mondo, di sentirci vivi? altezza e larghezza , spazio e tempo è questo l’inizio di mondo  ? macchie che si succedono in una struttura piatta senza movimento  ma IO mi muovo, tutto è in continuo movimento!  cosa si manifesta come movimento? senza alternativa in preda ad un’ossessione  bloccare l’immagine con uno scatto: in una promessa di sapere promessa mai mantenuta nel suo come ma mantenuta nel suo essere intuita in un non-sapere…non-sapere  che richiama in me la  sensazione che tra le immagini, nascosto tra il loro immobile-succedersi, accada sempre un mistero” che riguarda il mio esser-ci, “mistero” che miro con sgomento e fascino

Da dove viene la mia vita?
Dove è diretta?
Medito vicino alla finestra del mio rifugio
Cerco il mio cuore, annegato nel silenzio, cerco, cerco e non so ancora
Dove tutti è iniziato
Cosa avrò trovato quando sarà la fine?
Non posso fissare
Il momento presente
Ogni cosa cambia, ogni cosa è vuoto
E in questo vuoto il mio “io” esiste solo per un attimo
Non posso dire se una cosa è o non è
Basta stringere questi piccoli pensieri
Lasciando che le cose scorrano
E trovare naturalmente la quiete

Ryōkan Taigu ( Eizo Yamamoto 1758-1831)monaco buddhista e poeta giapponese,

 The Promise

What is our way of building ourselves, of telling us about the world, of feeling alive? height and width, space and time, is this the beginning of the world? spots that follow one another in a flat structure without movement but I move, everything is in constant motion! what manifests itself as movement? with no alternative in the grip of an obsession to block the image with a click: in a promise to know promise never kept in its how but kept in its being intuited in a not-knowing …not-knowing that recalls in me the feeling that among the images, hidden among their immobile-succession, a mystery always happens “concerning my being there,” mystery “that I look at with dismay and charm

Where does my life come from? 

Where is it headed?

I meditate near the window of my refuge

I look for my heart, drowned in silence, I look for, I look for and I don’t know yet

Where it all started

What will I find when the end comes?

I can’t fix

The present moment

Everything changes, everything is empty

And in this void my “I” exists only for a moment

I can’t tell if a thing is or isn’t

Just squeeze these little thoughts

Letting things flow

And naturally find the quiet

 Ryōkan Taigu (Eizo Yamamoto 1758-1831) Buddhist monk and Japanese poet,

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Dal Progetto: L’utilità dell’inutile

Come sarebbe il mondo se vi fosse solo l’utile?

Di fronte alla gravosità della vita  fotografare appare come qualcosa di inutile. Esiste ciò che è utile in vista di un fine particolare ed esiste ciò che è utile all’uomo in quanto uomo che coglie il mondo in un salto di consapevolezza. Non ha alcuna importanza se l’immagine è  bella o brutta:  deve essere espressiva. In questo sta l’utilità. Il rivelare con una percezione acuta il Mistero delle cose nello spazio denso di ogni giorno. In ultimo qual è la cosa più utile all’uomo in quanto uomo se non imparare a vivere una vita umana attraverso il linguaggio evocativo degli elementi e dei fili che la costituiscono in una intensità di consapevolezza ?

 

What would the world be like if there was only profit?

In the face of the burden of life, photography appears as something useless.There is what is useful for a particular purpose and there is what is useful to man as a man who grasps the world in a leap of awareness.It doesn’t matter if the image is beautiful or ugly: it must be expressive. In this lies the usefulness. Revealing the Mystery of things with an acute perception in the dense space of every day.Finally, what is the most useful thing to man as a man if not to learn to live a human life through the evocative language of the elements and threads that constitute it in an intensity of awareness?

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Dal progetto: L’abisso in cui si cade non cadendo  mai   | The abyss into which you fall by never falling

radici che attraverso chiaroscuri secchi e incisivi  formano immagini che penetrano ossessivamente la terra.rocce erose da linee decise, energiche, violente. metafore delle passioni della vita. Immagini che producono  effetti sulla mente dell’osservatore in quanto portatrici di un’altra direzione di significato  di mondo e  di me. sequenze infinite di un’attività creatrice ?…Il pensiero  muta in più forme  prigioniero di una visione circolare di mondo che non raggiunge mai il fondamento ma resta in un sprofondamento di spazio.abisso in cui si cade non cadendo  mai.da lì tutto inizia e finisce

 The abyss into which you fall by never falling

roots that through dry and incisive chiaroscuro form images that obsessively penetrate the earth. rocks eroded by strong, energetic, violent lines. metaphors of the passions of life. Images that produce effects on the observer’s mind as bearers of another direction of meaning of the world and of me. infinite sequences of a creative activity?…Thought changes into several forms, prisoner of a circular vision of the world that never reaches the foundation but remains in a sinking of space.abyss into which one falls and never falls. from there everything begins and ends

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Dal progetto: Dentro quella luce  | Inside that light

 inquadrature nella desolata nudità di una luce strana che colpisce il mio sguardo.dentro a  un imprevedibile chiaroscuro in cui si ricreano mondi. realtà  reinventata? inquadrature  nell’attimo in cui è dentro quella luce che appartiene a  logiche votate a costruzione di impossibili realtà. baluginano in pieno giorno, con luci piatte e assolute, o a notte alta, in assenza di luce. E qui, in mezzo mi sento un’intrusa. un  commovente realismo attrae fatalmente i miei occhi abituati alla luce, invitandoli a socchiudersi nel tentativo di decifrare il mistero delle scene.

Inside that light

shots in the desolate nakedness of a strange light that hits my gaze. inside an unpredictable chiaroscuro in which worlds are recreated. reality reinvented? shots in the moment in which he is inside that light that belongs to logics devoted to the construction of impossible realities. they flicker in broad daylight, with flat and absolute lights, or at night, in the absence of light, And here, in the middle, I feel like an intruder. a moving realism fatally attracts my eyes accustomed to the light, inviting them to squint in an attempt to decipher the mystery of the scenes

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Dal progetto: Se queste immagini hanno un senso   |  If these images make sense

interrogando i confini tra le cose e lo spazio emergono immagini la cui luce non viene più da nessuna sorgente luminosa esterna ma  dall’interno.confini erosi da una luce immateriale che scaturisce  dell’inquadratura sullo sfondo di un un azzurro  di intollerabile pienezza  su desolati muri.intermezzo dissonante, di feroce violenza.Tutto appare sospeso.Inizio di un pensoso ritrarsi in una notte che da qualche parte mi attende

If these images make sense

interrogating the boundaries between things and space, images emerge whose light no longer comes from any external light source but from within.borders eroded by an immaterial light that springs from the frame against the background of a blue of intolerable fullness on desolate walls.dissonant interlude of ferocious violence.Everything appears suspended.Beginning of a pensive retreat in a night that awaits me somewhere

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Dal progetto: Il muro   | The wall 

i miei occhi seguono immagini come proiettate su di uno schermo.Il tempo domestico scandito dalle lancette dell’orologio è interrotto dalle forme che si slanciano sulle pareti  di pietra.Spazi vuoti sostituiti dalla pietra, che si è sostituita al vuoto. riflette palpiti oscuri, forme che appaiono e scompaiono. riflessi fulminei che non vanno da qualche parte e non ritornano in qualche luogo. Il muro esiste come forma vuota. Esiste ciò che lo circonda in  una misteriosa conversazione di forme

The wall

my eyes follow images as if projected onto a screen The domestic time marked by the hands of the clock is interrupted by the shapes that rise on the stone walls Empty spaces replaced by stone, which replaced the void. reflects dark throbs, shapes that appear and disappear. lightning reflexes that don’t go somewhere and don’t return somewhere. The wall exists as an empty form..What surrounds him exists in a mysterious conversation of forms

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Dal progetto: La fragile bellezza di una foglia che cade  |  The fragile beauty of a falling leaf

Avete notato come cadono in assenza di rumore in una immobile quiete le foglie? scene  di caducità della vita che infondono  un sentimento soffuso di solitudine , silenzio, nostalgia, semplicità del cuore. Per un attimo si rivela un paesaggio fragile,  la fragilità dell’uomo,   la mia fragilità. Oscuro Mistero nascosto dietro l’apparenza

 La bocca vorrebbe parlare  ma le parole scompaiono La mente vorrebbe comprendere  ma i pensieri svaniscono. Zenrinkushu

Ma nello scorrere inesorabile del tempo percepisco la fragile bellezza di una foglia che cade 

Al saggio Yudhisthira viene chiesto: “Di tutte le cose della vita, qual è la più stupefacente?” Yudhisthira risponde: “L’’uomo , perché vedendo altri morire intorno a sé, non pensa mai che morirà”. Dal poema epico indiano Mahabharata,

The fragile beauty of a falling leaf

Have you noticed how the leaves fall in the absence of noise in a still stillness? scenes of transience of life that instill a suffused feeling of loneliness, silence, nostalgia, simplicity of heart. For a moment a fragile landscape reveals itself, the fragility of man, my fragility. Dark Mystery hidden behind the appearance

The mouth wants to speak but the words disappear The mind would like to understand but the thoughts vanish. From thev Zenrinkushu

But in the inexorable passage of time I perceive the fragile beauty of a falling leaf.

Sage Yudhisthira is asked:  “Of all the things in life, which is the most amazing?”. Yudhisthira replies: “Man, because seeing others die around him, he never thinks he will die”. From the Indian epic Mahabharata

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Dal progetto: Abitare il buio  | Living in the dark

Le immagini di luce sono improvvise apparizioni nella  notte che pone fine al giorno in un sentimento diffuso di nostalgia, solitudine e silenzio. L’atto fotografico sceglie di fermare delle immagini  e svela, sovrappone, isola nello spazio l’esistenza dell’assenza. Assenza che rompe il silenzio delle cose avvolte nel buio accecante  del  vedere qualcosa che gli occhi non hanno inquadrato, ma la mente sì in un salto all’indietro. Il buio mostra che le cose esistono è esso stesso esistenza in virtù della luce

…  e che istanti preziosi

Images of light are sudden appearances in the night that ends the day in a widespread feeling of nostalgia, loneliness and silence. The photographic act chooses to freeze images and reveals, superimposes, isolates the existence of absence in space. Absence that breaks the silence of things shrouded in the blinding darkness of seeing something that the eyes have not framed, but the mind does in a leap backwards . Darkness shows that things exist and is itself existence by virtue of light

… And what precious moments

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Dal progetto: Il colore ove esisto  |: The color where I exist

“Ci sono percorsi, esperienze che pensi non cambieranno mai. ma poi sapete cosa può succedere?…che ad un certo punto un giorno  qualcosa stravolge quella visione…e ti ritrovi a perdere quelle certezze per cui hai vissuto tutta una vita…”“ vedere ciò che ti circonda fuori dagli schemi precostruiti ” “quando le cose perdono la loro riconoscibilita’.. cosa resta?”..“ ombre vuote senza senso…” ” una promessa…” ” lacrime di commozione rigano il viso… e occhi sbarrati guardano sconcertati ”

“There are paths, experiences that you think will never change..but then do you know what can happen?..that at some point one day something upsets that vision..and you find yourself losing those certainties for which you have lived a whole life … “…”See what surrounds you outside the pre-built schemes”…”When things lose their recognizability..what’s left? “..”Meaningless empty shadows …”..” a promise…”..”Tears of emotion streak…the face … and wide eyes look bewildered ”

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Dal progetto: Il colore ove esisto |  The color where I exist

cos’è mente?

ed è come  emersa la risposta  “i pensieri sono mente!”, “queste parole  sono mente!”, non c’è un qualcosa a cui fare riferimento come una- mente!  il pensiero (nelle sue varie forme)  che comunque accade,  non è un  flusso > che va da qualche parte e ritorna in qualche luogo, mente è il  pensiero … solo questo non vi è da aggiungere altro…non  un luogo da cui  nasce e  dove finisce…mente  pensieri vaganti senza casa…. la dimensione > ordinaria è mente!  ho sentito in me nascere una sensazione liberatoria…alla luce di questo quali le conseguenze,   qual’è l’effetto in me?…perchè ho creduto per tanto tempo di avere una mente,  un flusso,  in questa  errata percezione?

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Dal progetto: Quando il dolore diventa colore e preghiera  |  When pain becomes color and prayer

Ho provato situazioni di dolore morale profondo…Ho guardato il corpo di mia madre nella glaciale freddezza della morte…Ho sentito il dolore amplificarsi in quel patire…Sono crollata dimenticando ciò che avevo di più caro e sacro

mi sono rialzata da quell’inferno raccogliendomi in me…Ho chiesto che qualcosa si prendesse cura di me…Ho ascoltato suoni sconosciuti e canti di mantra con contenuti incomprensibili che mi hanno ripulito con le loro particolari vibrazioni. Ho guardato e ascoltato…guardato e ascoltato… guardato… ascoltato…ho visto la realtà attraverso le immagini mormorate dalla mente…come un silenzioso-incanto irradiasse da un il filo disteso…come un raggio riflesso su di un muro evocasse una Dimensione oltre umana…Dov’è ora quel dolore?…Si è trasformato in colore e preghiera……

I have experienced situations of profound moral pain…I looked at my mother’s body in the icy coldness of death…I felt the pain amplify in that suffering…I collapsed forgetting what I held most dear and sacred…I got up from that hell by gathering myself inside myself…I asked for something to take care of me…I listened to unknown sounds and mantra chants with incomprehensible contents that cleaned me with their particular vibrations…I watched and listened … watched and listened … watched … listened…I saw reality through the images murmured by the mind…like a silent enchantment radiating from a stretched thread…like a ray reflected on a wall evoking a dimension beyond human…Where is that pain now?…It turned into color and prayer ……

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Dal progetto: Questo silenzio ove esisto  |  This silence where I exist

A volte ci sono scatti che riescono a dire piu di mille concetti, altri che riescono a rendere eterno un attimo di straordinaria e intensa intuizione…Credo di camminare su percorsi già definiti, come se vi fossero dei fili che mi guidano, fili invisibili che  a volte si incrociano a volte no…Credo di sapere dove sto andando e che sono all’interno di un flusso…Chiamo tutto questo divenire, destino…tutto questo brilla in un orizzonte oscuro… silenzio…e vuoto…la vita lo stallo di una sottile linea bianca

Sometimes there are shots that manage to say more than a thousand concepts, others that manage to make eternal a moment of extraordinary and intense intuition …I think I walk on already defined paths, as if there were threads that guide me, invisible threads that sometimes cross sometimes not …I think I know where I am going and that I am within a flow …I call all this becoming, destiny …all this shines on a dark horizon … silence … and emptylife stalled by a thin white line

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Dal progetto: La bellezza immobile di uno sguardo | The immovable beauty of a look

Mi piacciono gli sguardi sospesi in quella bellezza che implica qualcosa di misterioso che ti fa restare senza fiato incantati nello stupore e nella meraviglia che solo il vero sguardo suscita…c’è qualcosa di coinvolgente di sottile e assoluto  in questi sguardi che dicono della mente, della vita, dell’esistenza….Bellezza pura come le lacrime che parla al cuore umano…pochi sono  veri sguardi molti sono maschere, scatole vuote…con la stessa necessità: il bisogno di quella certezza che non sparisca come un soffio di vento

I like the looks suspended in that beauty that implies something mysterious that makes you breathless enchanted in the amazement and wonder that only the true look arouses…there is something subtle and absolute captivating in these looks that tell about the mind, life, existence….Pure beauty like tears that speak to the human heart…few are true gazes, many are masks, emp..ty boxes…with the same necessity: the need for that certainty that it does not disappear like a breath of wind

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Dal progetto: Mi sono fermata  |  I stopped

mi sono fermata di fronte a queste immagini senza spazio e tempo…Mi sono fermata davanti  a queste figure che bucano lo spazio…Mi sono fermata davanti all’inatteso…Mi sono fermata con occhi folli che fanno male e increduli…Mi sono fermata per sentire ciò che, soltanto,  in questo corpo può essere vissuto: la gioia capace di raggelare e bruciarti…Mi sono fermata in quell’improvviso inatteso senza cerimoniali né intermediari come ne facessi  parte…Mi sono fermata per ringraziare e continuare a camminare in stallo…

I stopped in front of these images without space and time…I stopped in front of these figures that pierce the space…I stopped in front of the unexpected…I stopped with crazy eyes that hurt and incredulous…I stopped to feel what, only, in this body can be experienced: the joy capable of freezing and burning you…I stopped in that sudden unexpected event without ceremonials or intermediaries as I was part of it…I stopped to say thank you and keep walking in the stall

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Dal progetto: Il Mistero che resta dietro all’immagine  | The Mystery thatremain behind the image

Immagini come brevi poesie visive che con la loro alchimia portano a rallentare, per soffermarsi su l’alchemica  bellezza del quotidiano dei  luoghi comuni, ordinari… nulla di speciale eppure  giunge l’invito  ad un viaggio intrigante e difficile da iniziare … spazi e contesti diversi che portano all’esperienza sia dell’incredibilmente unico che dell’universale per quell’alchimia quel mistero che resta dietro all’immagine…

Images like short visual poems that with their alchemy lead to slow down, to linger on the alchemical beauty of everyday clichés, ordinary places … nothing special yet an invitation to an intriguing and difficult journey to start arrives … different spaces and contexts that lead to the experience of both the incredibly unique and the universal for that alchemy that mystery that remains behind the image …

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Dal progetto: Fiori Ghiacciati | icy flowers

fotografo rapita da una luce abbagliante luce estrema senza richiami e rimandi al prima fotografo  come posso la realtà visibile di quel fiore nell’acutezza di un riverbero un colpo che mi investe come uno tsunami folgoranza  di un  urlo silente da dove questo fuoco?      tutto il resto non conta più

photographer kidnapped by a dazzling light extreme light without references and references to the first How can I photograph the visible reality of that flower in the sharpness of a reverberation a blow that hits me like a tsunami lightning of a silent scream where does this fire come from?  everything else no longer matters

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Dal progetto: Vedute assolute  | Absolute views

Questo  progetto vuole affrontare il tema del dialogo tra silenzio e vuoto quando accade che  d’un tratto si impongono nelle nostre vite. Dialogo rappresentato dall’essenzialità delle immagini in cui semplici oggetti del quotidiano sono posti in uno spazio vuoto in cui siamo costretti ad osservare il dialogo che rimanda al senso profondo del nostro vivere. Quale?

This project aims to address the issue of dialogue between silence and emptiness when it happens that they suddenly impose themselves on our lives.Dialogue represented by the essentiality of the images in which simple everyday objects are placed in an empty space in which we are forced to observe the dialogue that refers to the profound meaning of our life. Which?

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PROGETTIultima modifica: 2013-10-17T17:53:35+02:00da loresansav1

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